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La madre, attenta osservatrice dei fattori naturali, ambientali e relazionali che fanno da contorno alla salute-malattia del proprio figlio, può essere rappresentata da un'immagine in movimento che vede crescere il protagonismo della donna nella cura con l'aumentare delle sue competenze relazionali e comunicative. La ricerca condotta nell'area di Verona, mette in luce che la propensione ad instaurare un dialogo proattivo con il pediatra è maggiormente ravvisabile nelle madri occupate, a più alta scolarizzazione e al di sopra dei 40 anni che dimostrano, grazie alla disponibilità all'ascolto e al dialogo offerta dal medico, di saper instaurare un clima comunicativo favorevole, volto all'elaborazione di un'adeguata diagnosi. Emerge dunque la necessità che il pediatra, con le tecniche dell'ascolto e della medicina narrativa, dedichi una particolare attenzione a quelle madri che per timore o per insicurezza poco e raramente "parlano al medico" del loro bambino, comunicando i loro pensieri.